Lugano: Un Giorno D’autunno

Ci sono viaggi che non si dimenticano, non perché sono stati lunghi o particolarmente esotici, ma perché hanno lasciato un’impronta nel cuore. Lugano, per me, è sempre stata questo: una città che rappresenta un’armonia perfetta tra la natura, la cultura e lo stile di vita.

Non ci tornavo da dieci anni, e in un’uggiosa mattina d’autunno, ho deciso di prendere il treno da Mendrisio per riscoprirla. Non avevo un piano preciso, solo un desiderio: lasciarmi guidare dai ricordi e dalla città stessa, come se fosse la prima volta.

Un viaggio breve, ma carico di aspettative

Alle otto di mattina, il treno è partito da Mendrisio. Fuori dal finestrino, il paesaggio autunnale era un dipinto vivo: alberi dalle foglie dorate, campi avvolti da una leggera foschia e le montagne sullo sfondo, che sembravano quasi vegliare su di me.

Il treno scivolava silenzioso lungo i binari, un ritmo che ben si accordava con i miei pensieri. Non riuscivo a non chiedermi quanto Lugano fosse cambiata in questi dieci anni. Sarebbe stata ancora la città che ricordavo?

Arrivata alla stazione di Lugano, sono stata accolta da una fresca aria autunnale. L’odore della pioggia della notte prima era ancora nell’aria, misto a quello del caffè delle vicine caffetterie. È stato come un ritorno a casa, un déjà vu confortante, ma con l’emozione di qualcosa di nuovo da scoprire.

Lugano: Un Giorno D’autunno
Lugano: Un Giorno D’autunno
Lugano: Un Giorno D’autunno

Un caffè sul lungolago: il mio primo incontro Lugano

La prima tappa è stata quasi obbligatoria: una passeggiata verso il lungolago. Ho scelto di fermarmi in una piccola caffetteria, proprio davanti alle acque calme del Lago di Lugano. Seduta all’aperto, con una tazza di caffè fumante tra le mani, ho lasciato che la vista mi parlasse.

Le montagne circostanti erano avvolte da una leggera nebbia, mentre le barche attraccate ondeggiavano dolcemente. Lugano, nella sua essenza, sembrava immutata: una città che vive in perfetta simbiosi con il suo lago, che riflette la sua anima in ogni stagione. La luce autunnale, morbida e dorata, rendeva tutto ancora più poetico.

Mentre sorseggiavo il mio caffè, ho ascoltato le conversazioni dei passanti, un miscuglio di italiano, tedesco e francese. Questa multiculturalità è sempre stata una delle cose che più ho amato di Lugano: non è solo una città svizzera, ma un ponte tra mondi, culture e stili di vita.

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Alla scoperta del centro storico: tra passato e presente

Dopo il caffè, mi sono diretta verso il centro storico, percorrendo le strette strade acciottolate che portano in piazza della Riforma. Le facciate eleganti dei palazzi, con i loro colori pastello e le decorazioni raffinate, mi hanno fatto sentire come se fossi entrata in una cartolina d’epoca.

Dieci anni fa, avevo trascorso ore a esplorare questi vicoli, eppure, passeggiando, ho avuto la sensazione di scoprire qualcosa di nuovo a ogni angolo. Le boutique di lusso si alternano a negozietti locali, creando un equilibrio perfetto tra tradizione e modernità.

Mi sono fermata a osservare una vetrina che esponeva orologi svizzeri: oggetti di una bellezza e precisione incredibili, simbolo di un’eleganza senza tempo. Poco più avanti, una libreria indipendente attirava i curiosi con il profumo di carta e storie ancora da raccontare. Lugano è così: ti invita a rallentare, a guardarti intorno e a goderti ogni dettaglio.

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Il Parco Ciani: un angolo di pace senza tempo

A metà mattinata, ho deciso di dirigermi verso il Parco Ciani, uno dei miei luoghi preferiti in assoluto. Attraversare il suo ingresso è come varcare una soglia verso un altro mondo: un’oasi di pace dove il tempo sembra fermarsi.

Le foglie degli alberi, in pieno splendore autunnale, creavano un tappeto colorato sotto i miei piedi. Camminando lungo i sentieri, ho ritrovato quella tranquillità che solo la natura sa offrire. Mi sono seduta su una panchina vicino al lago, ascoltando il suono dell’acqua che lambiva la riva e il canto lontano di qualche uccello.

Il Parco Ciani non è solo un luogo da vedere, è un’esperienza da vivere. Mi ha ricordato quanto sia importante prendersi del tempo per se stessi, per respirare e lasciare che la bellezza della natura ci riempia l’anima.

Lugano: Un Giorno D’autunno

Pranzo con vista: l’arte di vivere a Lugano

Quando l’ora di pranzo si è avvicinata, ho scelto un ristorante con terrazza panoramica per continuare la mia esplorazione culinaria. Lugano è famosa per la sua cucina che unisce il meglio delle tradizioni ticinesi e italiane, e non vedevo l’ora di assaporarla di nuovo.

Ho ordinato un risotto allo zafferano accompagnato da un bicchiere di Merlot ticinese. Ogni boccone era un’esplosione di sapori, un perfetto connubio tra semplicità e raffinatezza. Dal mio tavolo, potevo ammirare il lago e le montagne, un panorama che sembrava rendere ogni sapore ancora più intenso.

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Un pomeriggio di arte e cultura a Lugano

Dopo pranzo, ho deciso di dedicare il pomeriggio all’arte. Il LAC (Lugano Arte e Cultura), inaugurato nel 2015, è diventato un punto di riferimento per gli amanti della cultura, e non potevo perdermelo. L’edificio, moderno e imponente, si affaccia sul lago, quasi in dialogo con la natura circostante.

All’interno, ho visitato una mostra temporanea che esplorava il legame tra arte contemporanea e paesaggio. Ogni opera sembrava parlare della relazione tra l’uomo e la natura, un tema che, in una città come Lugano, assume un significato ancora più profondo.

Il tramonto sul Monte Brè: il finale perfetto

La giornata non sarebbe stata completa senza una salita sul Monte Brè, uno dei punti panoramici più belli della zona. Ho preso la funicolare e, una volta in cima, sono stata accolta da una vista mozzafiato.

Il sole, basso sull’orizzonte, dipingeva il lago e la città con tonalità calde e avvolgenti. Da lì, Lugano sembrava una piccola gemma incastonata tra le montagne, un luogo dove natura e urbanità si fondono in un equilibrio perfetto.

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Riflessioni sotto le stelle

Quando sono tornata alla stazione per riprendere il treno verso Mendrisio, il cielo era già scuro, ma le luci di Lugano brillavano ancora, riflettendosi sull’acqua del lago. Mi sono resa conto che, anche dopo dieci anni, questa città ha conservato tutta la sua magia.

Lugano non è solo una destinazione, è un luogo che invita a riflettere, a rallentare e a riscoprire il piacere delle piccole cose. Questa giornata mi ha regalato molto più di quanto avrei potuto immaginare: non solo la riscoperta di una città, ma anche di me stessa.

Se non ci siete mai stati o se, come me, è passato troppo tempo dall’ultima visita, concedetevi il lusso di tornare a Lugano. Ogni stagione ha il suo fascino, ma in autunno, quando i colori della natura si mescolano con la luce morbida del lago, diventa davvero indimenticabile.

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